Problemi legati al rumore

Ordinanza contro l’inquinamento fonico (OIF)

L'ordinanza più importante nel campo della protezione dal rumore è quella contro l’inquinamento fonico (OIF) del 15 dicembre 1986. In senso stretto, l’OIF è solo un regolamento di esecuzione della legge sulla protezione ambientale (LPAmb) del 7 ottobre 1983, che il Consiglio federale ha emanato sulla base dell'articolo 39 (1) LPAmb. In altre parole, l'OIF è subordinato all'LPAmb. Le disposizioni dell’OIF richiedono pertanto una base nella LPAmb in linea di principio, in quanto rappresentano semplicemente una traduzione concreta della rispettiva disposizione. Tutte le disposizioni sostanziali dell’OIF dovrebbero pertanto essere riconducibili ad uno degli articoli del capitolo 1 del capitolo 2 della LPAmb (art. 11 - 25). Tuttavia, la LPAmb persegue un approccio fortemente "legato ad una qualche installazione", motivo per il quale l'OIF contiene ulteriori disposizioni in quelle aree in cui il rumore non è invece causato da un impianto. L’OIF è costituita da 8 capitoli e 9 allegati.

I capitoli dell'OIF

Gli otto capitoli dell’OIF sono disposti come segue:

Capitolo 1: Disposizioni generali

Testo di legge Capitolo 1: Disposizioni generali..

(cfr. art. 1 e art. 7 LPAmb)

Come spesso avviene in caso di molte leggi e regolamenti, lo scopo e il campo di applicazione, così come i termini importanti sono definiti all'inizio nella parte generale. L’OIF ha lo scopo di proteggere dal rumore nocivo e fastidioso, come specificato nell'art. 1 cpv. 1 della LPAmb. Il campo di applicazione della’OIF(art. 1 cpv. 2 OIF) comprende, tra l'altro, la separazione e lo sviluppo di zone edificabili in aree esposte al rumore (lett. b), il rilascio di concessioni edilizie per edifici in aree esposte al rumore (lett. c) e la protezione dal rumore esterno ed interno in edifici nuovi con vani sensibili al rumore (lett. d). L'art. 2 dell’OIF definisce termini come "impianti fissi" (cpv. 1), "riqualificazioni" (cpv. 3), "valori limite di esposizione" (cpv. 5) e "locali sensibili al rumore" (cpv. 6).

Capitolo 2: Veicoli, apparecchi e macchine mobili

Testo di legge Capitolo 2: Veicoli, apparecchi e macchine mobili

(Nessun equivalente reale nella LPAmb, in quanto essa segue un approccio fortemente "correlato ad una installazione".)

Il capitolo 2 disciplina la limitazione delle emissioni dei veicoli, ma vi sono fondamentalmente due tipologie da distinguere. Secondo l'art. 3 cpv. 2 dell’OIF, esiste una base giuridica speciale per determinati veicoli, ad es. nei settori del trasporto su strada, dell'aviazione civile, della navigazione interna o delle ferrovie. Se un veicolo non rientra in una di queste legislazioni speciali viene considerato un veicolo residuo ai sensi dell'art. 3 cpv. 3 dell’OIF e deve essere valutato secondo le norme per macchinari ed apparecchiature mobili. L' ordinanza sul rumore delle macchine all’aperto (ORMAp) del 22 maggio 2007 è di grande importanza nel settore degli apparecchi e delle macchine mobili, in quanto regola la limitazione e la connotazione preventiva delle emissioni acustiche nonchè il successivo controllo. Il principio di precauzione, sancito dall'art. 3 cpv. 1 e dall'art. 4 cpv. 1 OIF, che lo rende giustificabile, riveste grande importanza per la limitazione delle emissioni di veicoli, attrezzature mobili e macchinari.

Capitolo 3: Impianti fissi nuovi o modificati

Testo di legge Capitolo 3: Impianti fissi nuovi o modificati.

Il capitolo 3 riguarda gli impianti fissi nuovi e modificati. L'art. 11 cpv. 1 dell’OIF contiene una specificazione del principio "chi inquina paga" e assegna al proprietario dell'impianto nuovo o sostanzialmente modificato i costi (ad es. il cantone per le strade cantonali, comune per le strade comunali). Se il principio "chi inquina paga" viene applicato in modo coerente, tuttavia, sarebbe necessario responsabilizzare maggiormente gli utenti dell'impianto (ad esempio gli utenti della strada) e non solo il proprietario, in quanto le emissioni sono causate da questi. Si tratta di una decisione politica di attribuire i costi al proprietario e non agli utenti dell'impianto.

Capitolo 4: Impianti fissi esistenti

Testo di legge Capitolo 4: Impianti fissi esistenti

Il capitolo 4 è diviso in due sezioni. La prima parte riguarda le misure di riqualificazione e di abbattimento acustico degli impianti fissi esistenti, la seconda i requisiti da soddisfare per le sovvenzioni federali.

Capitolo 5: Requisiti delle zone edificabili e autorizzazioni di costruire nelle zone esposte ai rumori

Testo di legge Capitolo 5: Requisiti delle zone edificabili e autorizzazioni di costruire nelle zone esposte ai rumori

Il capitolo 5 è di grande importanza dal punto di vista della pianificazione territoriale, poiché la protezione acustica in questo settore ha una grande influenza sulla separazione e lo sviluppo di nuove zone edificabili. Dal punto di vista del diritto edilizio, l'art. 31 dell’OIF è la disposizione basilare della legge sulla protezione acustica per i progetti edilizi in aree esposte al rumore. Nel contesto del concetto di pianificazione territoriale di utilizzo economico del territorio, questa disposizione continuerà ad acquisire importanza. La tensione tra l’agglomerazione costruttiva ed il rispetto dei limiti di immissione (VI) porta continuamente a conflitti di interesse. Fino a poco tempo fa, circa la metà dei Cantoni ha cercato di disinnescare tale conflitto garantendo il rispetto dei VI attraverso una finestra adatta alla ventilazione che soddisfaceva ogni ambiente sensibile al rumore (la cosiddetta "ventilation window practice"). Con la sentenza del Tribunale federale del 16 marzo 2016 (1C_139/2015) è stata sancita l'illegalità della pratica delle finestre di ventilazione. L'obiettivo della pianificazione territoriale di uno sviluppo insediativo di qualità verso l'interno deve essere preso in considerazione con l'eccezione della regolamentazione di cui all'art. 31 OA. 2 OIF.

Capitolo 6: Isolamento acustico dei nuovi edifici

Testo di legge Capitolo 6: Isolamento acustico dei nuovi edifici

Il capitolo 6 dell'LSV disciplina i requisiti per l'isolamento acustico negli edifici di nuova costruzione, in particolare i componenti esterni e i componenti divisori dei locali sensibili al rumore, nonché gli impianti tecnici degli edifici. L'art. 32 cpv. 1 dell’OIF contiene un riferimento alla norma SIA 181 dell'Ordine svizzero degli ingegneri e degli architetti, che è di importanza decisiva nella pratica per quanto riguarda i requisiti minimi concreti. Ai sensi dell'art. 33 cpv. 1 OIF, il committente deve essere in grado di fornire informazioni concrete sull'inquinamento acustico e sulle componenti esterne previste per i locali sensibili al rumore nell'ambito della sua richiesta edilizia. In alcuni Cantoni, il controllo ai sensi dell'art. 35 OIF viene effettuato da esperti privati anziché da un controllo ufficiale (il cosiddetto "controllo privato").

Capitolo 7: Determinazione, valutazione e controllo delle immissioni foniche esterne degli impianti fissi

Testo di legge Capitolo 7: Determinazione, valutazione e controllo delle immissioni foniche esterne degli impianti fissi

La sezione 1 tratta la determinazione delle immissioni di rumore esterno provenienti da impianti fissi. L'art. 39 cpv. 1 OIF, che determina il luogo d'analisi rilevante, è stato a lungo considerato controverso nella pratica. Circa la metà dei Cantoni ritiene che sia sufficiente rispettare i limiti di immissione (VI) per una finestra nel locale sensibile al rumore (la cosiddetta "ventilation window practice"). L'altra metà dei cantoni, d'altra parte, ha capito che le norme significano che il VI deve essere rispettato per tutte le finestre del locale sensibile al rumore.
La diversa interpretazione di questa disposizione può essere attribuita anche ai principi di pianificazione della legge sulla pianificazione territoriale (LPT), secondo cui lo Stato deve garantire che il suolo sia utilizzato per fini parsimoniosi. Quando il terreno viene utilizzato per scopi privati, le persone vivono più vicine tra loro, il che potrebbe aggravare il problema del rumore. Questo porta ad un certo conflitto di obiettivi tra la pianificazione territoriale e la legislazione ambientale. La diversa interpretazione dell'art. 39 cpv. 1 OIF è il risultato di due diversi tentativi di risolvere questo conflitto di obiettivi.
Di fatto, a prescindere dall'approccio scelto, l'edificio è stato costruito in un'area esposta al rumore. Mentre la pratica delle finestre di ventilazione mirava al rispetto dei valori limite per poter concedere eccezioni in modo restrittivo, i cantoni senza finestre di ventilazione operano più frequentemente con eccezioni. Nella sentenza del 16 marzo 2016, il Tribunale federale ha dichiarato che la pratica delle finestre di ventilazione non è conforme alla legge. Allo stesso tempo, il Tribunale federale ha riconosciuto il conflitto tra pianificazione del territorio e interessi ambientali, che doveva essere risolto in via eccezionale ai sensi dell'art. 31 cpv. 2 LSV.
BGer 1C_139/2015 Pratica delle finestre di ventilazione

Capitolo 8: Disposizioni finali

Testo di legge Capitolo 8: Disposizioni finali

Le disposizioni finali dell'OIF disciplinano in particolare l'esecuzione. Per una corretta comprensione dei regolamenti di attuazione, è necessario un breve sguardo all'LPAmb sovraordinata.
Per l'applicazione della legge sulla protezione ambientale, l'art. 36 in combinatzione con l'art. 41 LPAmb comporta un'attribuzione primaria e di fatto di ampia portata delle competenze ai Cantoni. La Confederazione delega l'esecuzione ai Cantoni (la cosiddetta esecuzione indiretta o delegata), dove la competenza dei Cantoni è da intendersi non solo come riconoscimento di un'autorità, ma anche come obbligo. Gli obblighi di esecuzione dei cantoni contenuti nella LPAmb e nelle ordinanze sono di natura obbligatoria, vale a dire che l'obbligo di esecuzione è vincolante.
L'art. 45 cpv. 1 OIF stabilisce che l'attuazione dell'OIF è di competenza dei Cantoni, a meno che l'ordinanza non preveda un trasferimento alla Confederazione. Ai sensi dell'art. 45 cpv. 3 OIF, tali trasferimenti alla Confederazione riguardano gli impianti ferroviari, gli aeroporti civili, le strade nazionali, gli impianti di difesa nazionale, gli impianti elettrici e gli impianti a fune.
Il capitolo 8 contiene anche le disposizioni transitorie e la loro entrata in vigore il 1° aprile 1987.


Gli allegati dell'OIF

Parte integrante dell’OIF sono le cosiddette appendici, che seguono l'art. 50 LSV. Tali allegati sono di grande importanza per la definizione dei limiti di esposizione ai sensi dell'art. 40 cpv. 1 OIF. Di conseguenza sono definiti limiti di esposizione specifici per i diversi tipi di rumore. Per i tipi di rumore con limiti di esposizione specifici, il rispetto delle norme di protezione acustica può quindi essere misurato oggettivamente a fronte di valori di decibel quantificabili. Invece non si applicano valori limite fissi a tipi di rumore per i quali non sono previsti valori limite di esposizione specifici di cui all'allegato dell’OIF. I limiti di esposizione fissi sono sostituiti da un sistema più flessibile, che si basa generalmente sull'ordinamento giuridico locale (ad es. ordinanza della polizia).

Allegato 1: Esigenze per l’isolamento acustico delle finestre

Testo di legge Allegato 1: Esigenze per l’isolamento acustico delle finestre.

I requisiti per l'isolamento acustico di finestre e porte-finestre sono definiti nell'allegato 1 dell’OIF. Comprende anche parti ad esse correlate quali prolunghe del telaio, cassonetti per avvolgibili o ventilatori insonorizzati. Di fatto le finestre insonorizzate sono di grande importanza perché le misure prioritarie alla fonte o lungo il percorso di propagazione spesso non sono possibili o non portano al risultato auspicato. L'installazione di finestre insonorizzate a spese del proprietario dell'impianto è una parte importante di qualsiasi progetto di abbattimento acustico come metodo alternativo, anche se ciò non consente di ottenere un'efficace riduzione del rumore. I requisiti e le condizioni per le finestre insonorizzate e l'assunzione dei costi possono variare a seconda del Cantone.

Il Cantone, in qualità di proprietario, è tenuto a ripristinare le strade statali. Contattate il Cantone competente per conoscere le disposizioni esecutive esistenti.

Uffici della prevenzione dei rumori

Allegato 2: Esigenze relative ai metodi di calcolo e agli strumenti di misura

Testo di legge Allegato 2: Esigenze relative ai metodi di calcolo e agli strumenti di misura

Secondo l'art. 38 cpv. 1 dell’OIF, il rumore può essere determinato in due modi diversi, per calcolo o per misurazione. Al fine di garantire un determinato standard, per entrambi i metodi di determinazione, fanno testo le prescrizioni erogate nell'allegato 2 ai sensi dell'art. 38 cpv. 3 OIF. Secondo l'allegato 2 n. 1, comma 1 OIF, i metodi di calcolo devono tenere conto dei seguenti parametri: sorgenti di rumore dell'impianto, distanze del sito di immissione dalle varie sorgenti di rumore dell'impianto, gli effetti a terra, nonché l'attenuazione degli ostacoli e gli effetti di riflessione. L'allegato 2 n. 2 OIF fa riferimento all'ordinanza sugli strumenti di misura del 15 febbraio 2006 per i requisiti degli strumenti di misura utilizzati.

Allegato 3: Valori limite d’esposizione al rumore del traffico stradale

Testo di legge Allegato 3: Valori limite d’esposizione al rumore del traffico stradale.

L'allegato 3 si applica al rumore della strada generato dai veicoli a motore (rumore dei veicoli a motore) e dai tram (rumore ferroviario). L'appendice 3 disciplina, tra l'altro, i valori limite di esposizione ed i principi per determinare il criterio di valutazione.

Allegato 4: Valori limite d’esposizione al rumore dei treni

Testo di legge Allegato 4: Valori limite d’esposizione al rumore dei treni

L'allegato 4 riguarda il rumore generato dalle ferrovie normali e a scartamento ridotto. Il percorso su cui operano queste ferrovie è decisivo per la demarcazione disciplinare. Se le ferrovie (ad esempio i tram) condividono il percorso con il traffico stradale normale, il rumore causato deve essere valutato come rumore del traffico stradale ai sensi dell'allegato 3. Se la ferrovia invece ha un binario separato dal traffico stradale, ad essa si applica l'allegato 4.

Allegato 5: Valori limite d’esposizione al rumore degli aerodromi civili

Testo di legge Allegato 5: Valori limite d’esposizione al rumore degli aerodromi civili

L'allegato 5 si applica al rumore del traffico negli aeroporti civili. Gli aeroporti nazionali di Basilea, Ginevra e Zurigo e gli altri aerodromi e i campi di aviazione autorizzati sono considerati aeroporti civili. A differenza del rumore degli aeromobili, il rumore delle officine di riparazione, degli impianti di manutenzione e strutture analoghe negli aeroporti civili si considera equivalente a quello delle strutture industriali e commerciali e deve essere valutato in conformità all'allegato 6, paragrafo 1.

Allegato 7: Valori limite d’esposizione al rumore degli impianti di tiro civili

Testo di legge Allegato 7: Valori limite d’esposizione al rumore degli impianti di tiro civili

I limiti di esposizione di cui all'allegato 7 si applicano al rumore dei poligoni di tiro civile in cui sono utilizzate solo armi leggere o pistole per sparare contro bersagli fissi o mobili.

Poligoni di tiro civile

Allegato 9: Valori limite d’esposizione al rumore su piazze d’armi, di tiro e d’esercizio militari

Gesetzestext Anhang 9: Belastungsgrenzwerte für den Lärm militärischer Waffen-, Schiess- und Übungsplätze

L'allegato 9 è stato adottato dal Consiglio federale il 30 giugno 2010 e disciplina la valutazione del rumore da tiro militare e fissa valori limite. L'allegato è entrato in vigore il 1° agosto. Esso sostituisce la raccomandazione provvisoria precedentemente erogata. Nei prossimi anni il DDPS intende esaminare sistematicamente i suoi poligoni di tiro e redigere i relativi registri di esposizione al rumore. Le misure necessarie saranno quindi definite e poste in attuazione.

Poligoni di tiro militare

Rumore privo di valori limite

L'amministrazione comunale competente è responsabile della categoria dei tipi di rumore privi di valori limite; nei comuni e nelle città più grandi è di solito l'autorità edilizia (rumore proveniente da edifici e impianti) o l'autorità di sicurezza e di polizia (rumore da attività umane). La categoria dei tipi di rumore senza valori limite comprende, tra l'altro: